venerdì 30 dicembre 2011

Saluti di fine Anno

Il 2011 è stato un anno difficile per l’Italia, per la nostra regione e per Biella, un anno in cui l’economia è stata alla base di tutte le nostre battaglie e convinzioni, ci siamo liberati, anche se non definitivamente, di una classe politica che per nove anni ha cullato le proprie illusioni cercando di farle diventare l’archetipo della politica di un paese: l’assenza di  problemi. Il paese privo di una guida certa è sprofondato in una crisi pesante, scarse prospettive di sviluppo, economico, sociale, reale. Giovani privi di prospettive, aziende prive di ordini e una realtà e un tessuto sociale profondamente turbato. Il guaio è che questa prospettiva, che è stata portata a modello per il paese, lo è diventata per gli enti secondari, per la Regione, per le Province e anche per i nostri comuni, almeno quelli maggiori. Ci siamo trovati con una classe politica e di amministratori, purtroppo anche a Biella, che nella maggior parte dei casi ha parlato per vuoti slogan, incapace di una programmazione decente a tutela del proprio territorio. Non c’è peggior sensazione di quella di essere guidati da persone che non sanno cosa fare. Si possono contestare le scelte, ma l’assenza di provvedimenti è ancora peggiore. Ci siamo liberati da Berlusconi, purtroppo non dal Berlusconismo, sarà quella la sfida del 2012 e del futuro immediato, così come deve tornare la politica, quella alta, a governare il paese. I tecnici facciano i tecnici e propongano soluzioni, ma non si mettano a governare il paese, non è loro competenza. Si abbattano i costi, ma non solo quelli della politica, quelli degli apparati, quelli della burocrazia, quelli degli sprechi. Si aiuti chi cerca lavoro, si aiuti chi crea lavoro, si diano gli strumenti utili per uscire da questa crisi, che non è solo strutturale ma anche di idee. Superiamo questa impasse, non difendiamo lo status quo, ma cerchiamo tutti insieme nuovi strumenti operativi in grado di coinvolgere tutte le forze produttive (operai, partite iva, precari di ogni tipo, aziende) eliminando quelle resistenze al progresso. Il Partito Democratico è molto di più di quello che si vuol far credere - e che forse è comodo far credere che sia -gli uomini e le donne del Pd sono persone che vivono la quotidianità, che lottano nella quotidianità. Buon anno a tutti noi ne ha bisogno il paese, ne ha bisogno il nostro territorio. Un'altra Italia è possibile, non è un vuoto slogan, è una speranza.

Doriano Raise  - Segretario Provinciale Partito Democratico

venerdì 23 dicembre 2011

Di seguito le riflessioni di Andrea Stroscio Responsabile Economia della Segreteria Provinciale dopo l'intervista del Presidente dell'Unione Industriale di Biella, Marilena Bolli.


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Dichiarazione del gruppo provinciale del Partito Democratico in cui si denuncia il voto contrario di giovedì 22, da parte della maggioranza in Provincia di PDL e Lega, alla richiesta del PD di impegnare l'ente locale in un sostegno alla riforma per ottenere la cittadinanza italiana, in particolar modo per i figli degli immigrati residenti in Italia.

giovedì 22 dicembre 2011

Ronzani: “Monferino apre al confronto sul Piano sociosanitario”

Rinviata l'approvazione del piano sociosanitario e riaperta la disponibilità al confronto da parte della Giunta sulle questioni maggiormente controverse. Una vittoria degli enti locali che si sono schierati contro un'ipotesi incomprensibile e pericolosa di piano sociosanitario, e del PD che ha portato le proprie idee alternative in aula.

mercoledì 21 dicembre 2011

Vi Aspettiamo!

Domani sera alle ore 18 presso la sede del Partito in Via trieste vi aspettiamo per il tradizionale scambio degli auguri, ne abbiamo bisogno per la nostra patria, la nostra provincia, la nostra città!

A quando i tagli della Politica al Comune di Biella?


Il consiglio Comunale di lunedì 28.11.2011 è convocato per discutere le numerose mozioni e interrogazioni che la minoranza nel suo insieme ha presentato in quest’anno e mai discusse per mancanza di tempo.

Gentile: nessun taglio alla politica, meglio tagli ai servizi sociali

Solo brutte notizie dall’ultimo Consiglio Comunale di lunedì che aveva all’ordine del giorno le mozioni e le interrogazioni presentate dalla minoranza nei mesi scorsi. La maggioranza di centrodestra che regge la città di Biella ha confermato di essere completamente scollata dalla realtà che viene vissuta dai cittadini al di fuori delle stanze di Palazzo Oropa.

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martedì 20 dicembre 2011


Presto online tutti gli interventi!

Utili società partecipate

Non è certo positivo se una Società pubblica, amministrata per conto della città e dei Comuni biellesi, prima aumenta le tariffe e poi fa utili, pagandoci sopra tasse per il 50%.
Ancora peggio se non sono stati fatti gli investimenti previsti sui quali è stata calcolata la tariffa imposta alle famiglie.
In altri termini sarebbe come mettere due volte le mani nelle tasche dei cittadini, già alle prese con la grave situazione economica in corso.

Tagli regionali alla cultura popolare

PREMESSO
che la Regione Piemonte, nella politica di tagli alla cultura messa in atto,ha stanziato fondi zero per quello che riguarda la cultura popolare;
che questa decisione impedirà di fatto di far proseguire le attività delle associazioni di cultura popolare e bandistiche presenti sul territorio;
che si stima che il solo settore della musica popolare in Piemonte superi le 400 associazioni con circa 20mila persone associate (299 associazioni e 14.220 soci sono iscritti all’ANBIMA Piemonte);
che la regione Piemonte sostiene la musica popolare (bande musicali, cori, associazioni musicali)attraverso due Leggi Regionali, la n. 49 del 91 e la n.38 del 2000; 


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giovedì 15 dicembre 2011

PER IL RICONOSCIMENTO DELLA CITTADINANZA ITALIANA AI BAMBINI NATI NEL NOSTRO PAESE DA GENITORI STRANIERI.


Il Partito Democratico presenta un ordine del giorno in Provincia per sostenere l'appello del Presidente Napolitano e la Campagna “L'italia sono anch'io”.

Davide Bazzini, Capogruppo del Partito Democratico in Provincia di Biella, ha depositato oggi un Ordine del Giorno che impegna il Presidente della Provincia ad attivarsi presso il Governo italiano, affinché non cada nel vuoto lappello del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha esortato il Parlamento a riconoscere la cittadinanza ai bambini nati in Italia da immigrati stranieri.
Siamo daccordo con Napolitanosottolinea Bazzini a nome del Gruppo PD – un bambino senza cittadinanza sarà sempre uno straniero in un paese che vive e sente come proprio. Se vogliamo pensare al futuro dell'Italia dobbiamo super questa discriminazione.In Italia nascono ogni anno circa 100.000 bambini e bambine con almeno un genitore straniero; il 20,4 % delle nascite avute in territorio biellese nel 2009 è da genitori immigrati, residenti con titoli di soggiorno ma non cittadini;
i piccoli nati in Italia da genitori non italiani hanno davanti a un iter lunghissimo, stante la legge attuale, per lacquisizione della cittadinanza: iter che può durare dieci anni, o più. Euna follia privarsi di una risorsa, che può rendere più forte il nostro Paese”.
Con questo ordine del giorno il Gruppo Consiliare PD intende sostenere la Campagna Nazionale “L'italia sono anch'io” affinchè si possa avviare un percorso che porti alla presentazione in Parlamento di due proposte di legge di iniziativa popolare:
- una proposta di legge che riformi la normativa sulla cittadinanza, aggiornando i concetti di nazione e nazionalità sulla base del senso di appartenenza ad una comunità determinato da percorsi condivisi di studio, di lavoro e di vita.
- una proposta di legge che riconosca ai migranti il diritto di voto nelle consultazioni elettorali locali, quale strumento più alto di responsabilità sociale e politica. 




Pari opportunità per le scuole periferiche

Interrogazione sulle scuole periferiche presentata dal gruppo PD in Consiglio Comunale a Biella


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Questo piano sociosanitario non piace nemmeno al Consiglio delle Autonomie

Il Consiglio delle Autonomie locali dl Piemonte ha espresso parere negativo nei confronti della delibera con la quale la Giunta Cota intende riorganizzare il sistema sanitario nella nostra regione. I documenti riguardanti il riordino e la riorganizzazione della sanità piemontesi erano stati trasmessi al CAL per acquisirne il parere e nella seduta di mercoledì 14 dicembre tale organismo si è pronunciato, prima che gli amministratori della Lega abbandonassero l’aula, contro la delibera principale, e cioè quella che separa l’ospedale e il territorio. Dopo le consultazioni condotte in tutte le province piemontesi, dunque, anche il Consiglio delle Autonomie dice no alla riorganizzazione sanitaria proposta dal centrodestra. Alla luce di tale parere appare una vera e propria provocazione la decisione del Presidente Cota e della sua maggioranza di richiamare in aula il 27 dicembre 2011 il piano sociosanitario e le delibere attualmente all’esame della quarta commissione. Dopo il pronunciamento del CAL è sempre più evidente come le proposte di riorganizzazione della sanità piemontese presentate dal centrodestra incontrino una forte opposizione all’interno della comunità piemontese e delle quali in commissione si stanno facendo interprete il PD e gli altri gruppi di opposizione. 


“Disservizi sulle tratte ferroviarie di Biella: la Regione spieghi”

La mattina del 12 dicembre 2011, il treno 1008,2 che, con l’entrata in vigore del nuovo orario, sostituisce il diretto Biella-Torino, è partito dalla stazione di Biella San Paolo con due minuetti, ma con uno solo in servizio, a causa di un guasto che si è verificato all’impianto citofonico; il guasto, rendendo impossibile l’utilizzo di uno dei due minuetti, ha costretto i passeggeri a stiparsi nell’unico minuetto utilizzabile o, nell’impossibilità di trovare posto su di esso, a rimanere a terra.
Un problema analogo si era verificato l’estate scorsa sul treno del mare diretto ad Albenga.
A Novara l’ex treno 4826 Novara-Biella delle ore 14.25, utilizzato per lo più dagli studenti e che, prima, fermava in tutte le stazioni per consentire ai ragazzi di raggiungere la propria abitazione, è stato sostituito da un treno che proviene da Milano e che ferma unicamente nelle stazioni di Carpignano Sesia e di Cossato. Il treno successivo che ferma in tutte le stazioni parte soltanto alle 16.13; questo vuol dire che molti studenti si sono trovati di fronte, a causa della pessima organizzazione degli orari e del servizio, all’impossibilità di rientrare a casa.
Un esordio peggiore non poteva esserci, ma questi due episodi danno la misura del punto di non ritorno cui è giunta l’organizzazione del trasporto ferroviario nelle nostra Regione e, nel caso specifico, la definizione di un regime di orari che prescinde totalmente dall’esigenza degli utenti e che, anzi, sembra pensato unicamente con l’intento di scoraggiare l’utilizzo del treno; la vicenda chiama in causa sia la responsabilità di Trenitalia che quella della Regione e ripropone l’annosa questione di un servizio ferroviario che infligge disagi ai cittadini.
Ho chiesto conto di tutto questo alla Regione inoltrando un'interrogazione formale all'Assessore competente, per sapere
come giustifica che il giorno nel quale è entrato in vigore il nuovo regime di orari si siano potuti verificare due episodi simili, uno dei quali largamente prevedibile se solo il servizio fosse stato organizzato pensando e quali provvedimenti intenda assumere nei confronti di Trenitalia e a tutela di chi utilizza il mezzo ferroviario.


Wilmer Ronzani